I matrimoni sono luoghi adatti ai bambini? L’esperto: “Basta ipocrisie. Chi non li vuole è perchè teme di non divertirsi”
Per i sostenitori dei matrimoni child-free, le feste nuziali non sono un posto adatto ai bambini, i quali rischiano di annoiarsi e comportarsi in modi poco consoni alla situazione. Ne abbiamo parlato con un pedagogista.
La stagione delle grandi celebrazioni sta cominciando e, come ogni anno, social e giornali iniziano ad infiammarsi con il dilemma che da tempo affligge organizzatori di eventi, sposi e incolpevoli invitati: è giusto portare i bambini ad un matrimonio?
Le nozze, soprattutto in Italia, sono infatti eventi molto lunghi e rumorosi, dove occorre passare tanto tempo a tavola e in cui è probabile che la proposta gastronomica – di solito un po’ più elaborata del normale – non soddisfi appieno i gusti di un palato ancora acerbo come quello di un bambino.
Se però esistono delle valide alternative che possono rendere la presenza dei bambini meno ‘problematica’ per le questioni logistiche (aree dedicate, presenza di animatori, tavoli bimbi etc…), secondo alcuni esperti la scelta di escludere a propri i più piccoli da simili feste potrebbe privarli di un bel momento di condivisione e di crescita.
“Il matrimonio è un rituale della nostra società è non c’è nessun motivo per precluderlo ai bambini. Anzi, come ogni rituale rappresenta un’occasione educativa e di socialità” spiega a Fanpage.it il pedagogista Luca Frusciello. “La domanda non dovrebbe essere se sia giusto o sbagliato portare i bambini ai matrimoni ma’ perché non dovremmo?'”.
C’è però chi pensa che un matrimonio non sia un luogo per bambini
Già porsi il dubbio implica il fatto che, in realtà, molti non vogliono i bambini ad un matrimonio, perché sono più difficili da gestire e quindi richiederebbero qualche attenzione in più. Non c’è nessuno motivo ‘pedagogico’ per non far partecipare i bambini ai rituali della nostra società e del nostro comportamento.
Non c’è il rischio che si annoino?
Certo, ma potremmo anche dire che la società moderna ha smesso di ‘allenare’ i bambini a gestire la noia, che invece rimane una componente importante della vita. Poi è vero un tempo i matrimoni erano pieni di ragazzini e questo li aiutava a divertirsi tra loro. Oggi invece è molto facile che ad una festa ci siano pochi bimbi di età analoga, ma in tale caso la volontà di portare o non portare il figlio per paura che si annoi troppo spetta ai genitori. E comunque non è una regola che il bambino si debba annoiare, spesso si divertono come matti.
Cosa ne pensa dei matrimoni child-free?
Chi decide di non includere più piccoli compie questa scelta perché teme che gli invitati non si divertano perché devono stare dietro ai figli. Alcuni sposi giustamente vogliono che i loro ospiti si divertano e non pensino a nient’altro. Questo è del tutto legittimo, ma non usiamo la scusa dell’incompatibilità dei piccoli con occasioni di questo genere.
Perchè fino a pochi anni fa ci si facevano meno problemi sui bambini ai matrimoni?
La società si è sicuramente evoluta, ma non è detto che il l’evoluzione vada sempre per il meglio. Probabilmente questo nuovo atteggiamento è dovuto al fatto che trent’anni anni fa le autorità – intese come made, padre, scuola e istituzioni – rappresentavano un’unità forte e si avevano meno difficoltà a gestire i figli. Oggi non è più così e talvolta si tende ad evitare l’ostacolo per semplificarsi la vita.