La più grande soddisfazione che provo nel fare l’education manager? Dare l’opportunità ai miei collaboratori di esprimere il loro potenziale attraverso una relazione fondata sulla fiducia, la stima e la gentilezza. La strategia d’impresa e l’organizzazione sono la base di una ricetta più complessa di cui la gentilezza è un ingrediente per me indispensabile.
Cosa faccio
Allo stato attuale gestisco più di cento professionisti dell’area educativa. Insieme aiutiamo più di trecento bambini e ragazzi nei loro compiti di sviluppo a scuola e a casa. All’interno delle aziende sociali con cui collaboro e ho collaborato mi occupo di:
- colloqui di selezione
- analisi delle competenze
- organizzazione del personale dipendente da inserire all’interno delle scuole/famiglie/Enti che ci commissionano la ricerca e l’attivazione di personale educativo
- definizione della strategia d’impresa dal punto di vista operativo, tenendo conto sia dell’ambiente di riferimento che delle risorse a disposizione
- supervisione dei progetti educativi
- gestione del personale
- sviluppo di piani di formazione e valorizzazione dei dipendenti
Chi si rivolge a me?
Amministrazioni, enti locali, associazioni, aziende sociali, scuole, aziende
- Co-progettazione di servizi socio-psico-educativi
- Valutazione Soft-Skills in fase di recruiting
- Valutazione hard-skills in fase di recruiting del settore socio-psico-educativo
- Progettazione e attuazione di interventi e servizi rivolti al welfare aziendale
- Sviluppare partnership con le realtà associative finalizzate al raggiungimento degli obiettivi aziendali rivolti al welfare
- Sviluppare partnership con scuole e università come ponte tra il mondo didattico e del lavoro
Metodo Trame
Alla domanda dell’educatore: “come devo fare?” La risposta non può che essere imparare a stare in contatto con un processo che non smette di costruire “forme di esperienza” (Francesco Cappa, 2020)
L’obiettivo del modello di intervento proposto è la creazione di contesti protetti in cui il tempo lavorativo è dedicato a dedurre buone pratiche a partire dalla narrazione di casi concreti mediante un processo bottom-up in cui è coinvolta direttamente la comunità educante del servizio, in relazione aperta con quella della scuola e dei Servizi territoriali.
Segue un orientamento volto al potenziamento della capacità di “apprendere ad apprendere”, ovvero l’abilità di saper cogliere gli aspetti generalizzabili relativi alle esperienze, al fine di poter spendere il contenuto appreso in modo trasversale, diventando fondamento per un ulteriore sviluppo delle proprie competenze.
Cosa dicono di me
Ho recentemente seguito le presentazioni del divulgatore scientifico Luca Frusciello, e ne sono rimasto profondamente colpito. Con una capacità unica di rendere accessibili anche i concetti più complessi, Luca riesce a coinvolgere sia esperti che neofiti.
Dieci anni di collaborazione con Luca Frusciello sono stati un viaggio di passione, curiosità e professionalità. Un percorso che ha arricchito non solo professionalmente, ma anche personalmente, alimentando una profonda stima reciproca e una crescita continua.
Sara Gorlini Presidente associazione AbaCo e Coordinatrice SFA. Responsabile area sociale e comunicazione Coop. ABAD